Parassiti: un mondo nascosto dentro di noi (e nelle news)

Cari amici, oggi ci inoltreremo in un universo invisibile, un microcosmo popolato da creature tanto piccole quanto straordinarie: i parassiti. Non lasciatevi ingannare dal nome, che evoca immagini di esseri ripugnanti e pericolosi. I parassiti sono molto più di semplici nemici: sono attori fondamentali in un’eterna commedia della natura, una danza di sopravvivenza e adattamento che si svolge da milioni di anni, e che continua a sorprenderci con nuove scoperte.

Immaginate un palcoscenico immenso, dove ogni essere vivente recita la sua parte. In questo teatro, i parassiti sono i protagonisti di un dramma silenzioso, una storia di interazioni complesse e affascinanti con i loro ospiti, gli organismi che li ospitano. E proprio come in un buon dramma, non mancano colpi di scena e nuove rivelazioni, come ci dimostrano le ultime notizie dal mondo della scienza.

Ma cosa sono esattamente i parassiti?

Potremmo definirli degli inquilini un po’ invadenti, che si stabiliscono all’interno o sulla superficie di un altro organismo, traendone nutrimento e riparo.  Pensate a un minuscolo verme che si annida nell’intestino, o a un protozoo che si moltiplica nel sangue. La loro presenza può passare inosservata, oppure manifestarsi con sintomi più o meno gravi, a seconda del tipo di parassita e della risposta dell’organismo ospite.

Una battaglia senza fine: l’adattamento reciproco

La relazione tra parassita e ospite è una continua sfida, un braccio di ferro evolutivo in cui entrambi i contendenti mettono in campo strategie sofisticate. L’ospite, per difendersi, sviluppa un arsenale di armi biologiche: il sistema immunitario, con i suoi globuli bianchi e anticorpi, è in prima linea nella lotta contro gli invasori. Ma i parassiti non stanno a guardare: nel corso di millenni, hanno evoluto meccanismi incredibili per eludere le difese dell’ospite, mimetizzandosi, nascondendosi o addirittura manipolando il sistema immunitario a loro vantaggio.

È una corsa agli armamenti senza fine, in cui ogni adattamento da una parte spinge l’altra a evolvere nuove contromisure.  Un esempio? I geni del complesso maggiore di istocompatibilità (MHC), fondamentali per il riconoscimento degli agenti patogeni da parte del sistema immunitario, mostrano una straordinaria variabilità nelle popolazioni che convivono con un’alta pressione parassitaria.  È come se l’ospite, di fronte alla minaccia, diversificasse le sue serrature genetiche per rendere più difficile l’ingresso ai parassiti.

Messaggeri invisibili: le vescicole extracellulari

i vescicole extracellulari

Ma la comunicazione tra parassita e ospite non si limita a un semplice scontro.  Entrano in gioco anche dei messaggeri silenziosi: le vescicole extracellulari (EVs).  Immaginatele come minuscole navicelle spaziali, rilasciate dalle cellule del parassita, che trasportano informazioni all’interno dell’organismo ospite. Queste informazioni possono influenzare il sistema immunitario, attenuando la risposta difensiva o addirittura favorendo la sopravvivenza del parassita.

Quando il parassita prende il controllo: la manipolazione del comportamento

A volte, la strategia del parassita è ancora più subdola.  Alcuni parassiti, infatti, sono in grado di manipolare il comportamento dell’ospite, trasformandolo in una sorta di marionetta.  Pensate al caso del Toxoplasma gondii, un protozoo che infetta i topi, rendendoli attratti dall’odore dell’urina di gatto, il suo ospite definitivo.  In questo modo, il parassita aumenta le sue probabilità di completare il suo ciclo vitale.  Un recente studio pubblicato su “Nature” ha dimostrato che il Toxoplasma gondii è in grado di alterare anche il comportamento umano, aumentando l’impulsività e la propensione al rischio. [Link all’articolo su Nature]

Un affollato condominio: le coinfezioni

Nella realtà, un organismo ospite può essere colonizzato da più parassiti contemporaneamente.  È come un condominio affollato, dove diverse specie convivono, a volte in armonia, a volte in competizione. Le coinfezioni possono avere conseguenze imprevedibili: a volte un parassita può facilitare l’infezione di un altro, altre volte può ostacolarla.

Prendiamo ad esempio la malaria e gli elminti, i vermi intestinali.  La malaria stimola una risposta immunitaria di tipo Th1, mentre gli elminti inducono una risposta Th2.  La presenza di una coinfezione può alterare questo equilibrio, influenzando il decorso di entrambe le malattie.  In alcuni casi, gli elminti possono addirittura proteggere dalla malaria grave, mentre in altri possono peggiorare la situazione.  Un recente studio condotto in Africa ha dimostrato che la coinfezione con elminti può ridurre l’efficacia dei farmaci antimalarici. [Link all’articolo sullo studio in Africa]

Un sistema immunitario sotto attacco

I parassiti, come abbiamo visto, sono maestri nell’arte della manipolazione.  Non solo riescono a eludere le difese dell’ospite, ma possono anche influenzarne il sistema immunitario in modo profondo.  Alcuni parassiti, ad esempio, inducono una risposta immunitaria di tipo Th2, che favorisce la loro sopravvivenza ma può rendere l’ospite più vulnerabile ad altre infezioni.  Altri parassiti, invece, alterano la funzione dei macrofagi, cellule immunitarie fondamentali per la difesa dell’organismo.  Un articolo pubblicato su “Science” ha recentemente evidenziato come alcuni parassiti intestinali siano in grado di “riprogrammare” il sistema immunitario, inducendo una tolleranza verso gli allergeni. [Link all’articolo su Science]

Dalla co-evoluzione alla medicina: nuove prospettive di ricerca

Lo studio dei parassiti e della loro interazione con gli ospiti non è solo una questione di curiosità scientifica.  Comprendere i meccanismi di co-evoluzione, manipolazione immunitaria e coinfezione può aprire nuove strade per la lotta alle malattie infettive.  Le conoscenze acquisite in questo campo potrebbero portare allo sviluppo di nuovi vaccini, farmaci e strategie di controllo dei parassiti.  Ad esempio,  ricercatori dell’Università di Oxford stanno studiando le EVs rilasciate dai parassiti della malaria per sviluppare un nuovo vaccino contro questa malattia. [Link alla notizia sui ricercatori di Oxford]

Un mondo da proteggere

I parassiti, per quanto possano sembrare creature sgradite, sono parte integrante della biodiversità del nostro pianeta.  La loro presenza, seppur a volte problematica, contribuisce all’equilibrio degli ecosistemi.  È importante, quindi, non demonizzarli, ma studiarli e comprenderli, per imparare a convivere con loro in modo sostenibile.

E ora, cari amici, vi lascio con una domanda:  quale sarà il prossimo capitolo di questa affascinante storia di co-evoluzione tra parassiti e ospiti?  Solo la ricerca scientifica potrà svelarci i segreti di questo mondo nascosto, offrendoci nuove soluzioni per proteggere la nostra salute e quella del pianeta.

Riferimenti

Here is a list of the sources used, formatted in ATA7 style:

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U.Candido
U.Candido

Caporedattore e fondatore. Collabora inoltre con diverse riviste online nella revisione di guide su medicina, biologia, farmacologia, salute e benessere.

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